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Chi Siamo

Arch.Enco Engineering Srl nasce nel 1980 con la collaborazione di un gruppo di ingegneri esperti nella conservazione delle murature storiche.
La collaborazione con Istituti di Ricerca Nazionali all’avanguardia e  la commessa di importanti operazioni in Italia e all’estero hanno permesso di sviluppare tecniche di indagine non comuni basate sulla semplicità e ripetibilità.

Ispezioni Visive

E’ il metodo più classico e più soggettivo tradizionalmente impiegato anche in tempi antichi.
Riguarda la lettura dello stato fessurativo in riferimento al comportamento statico dell’intero complesso dell’opera.
Riguarda anche la lettura del degrado dei singoli componenti soprattutto nelle zone umide tenendo conto che l’acqua partecipa a tutte le reazioni di degrado.

Prove di Carico

Le prove di carico definiscono la deformata dell’elemento di prova in funzione della variazione del carico di prova. Il parametro fondamentale non è la freccia massima, ma la collaborazione trasversale, il comportamento dei vincoli, la linearità e ripetibilità degli spostamenti, lo spostamento residuo e la durata della prova.
Le prove possono essere effettuate con carico distribuito ( esempio con vasche d’acqua ) o con carico concentrato ( esempio con martinetti a trazione o compressione ).
Le prove su piastra vengono eseguite per la misura della capacità portante dei terreni e di materiali viscoplastici.
Le prove a trazione vengono impiegate anche per lo studio dell’aderenza di materiali pluristrato.

Metodi dinamici

Nella fase di esercizio di qualsiasi struttura le prove dinamiche ad intervalli regolari consentono di valutare rapidamente lo stato di conservazione dell’opera e di identificarne eventuali condizioni al contorno.

 

Analisi delle catene: Scopo della prova è la valutazione del tiro presente nelle catene intradossali.

L’indagine consiste nel sollecitare la catena in direzione trasversale con una forza impulsiva generica

Le prime frequenze proprie di una catena sono funzione delle caratteristiche elastiche e geometriche, delle condizioni di vincolo e dell’azione assiale agente.

 

Analisi delle pareti:  L’ indagine fornisce la prima risonanza trasversale della parete  la quale è funzione delle caratteristiche geometriche e meccaniche della parete stessa e delle sue condizioni di vincolo.

La prova consiste nell’eccitare la parete con un pendolo e di rilevare le oscillazioni libere della parete stessa.

Il metodo è utilizzato moltissimo per la valutazione e comparazione dei danni da incendio.

 

Analisi dei solai e delle volte: L’ indagine è simile a quella delle pareti . Nel caso specifico può essere provocata da una massa battente in caduta libera su una cella di forza che ne misura la forza impulsiva. Una serie di accelerometri definisce le caratteristiche proprie dell’elemento di prova.

Il metodo è utilizzato moltissimo per la valutazione e comparazione dei danni da incendio. 

 

Monitoraggio in continuo

Fissata una soglia massima di disturbo, una serie di sensori di spostamento, di rotazione o di oscillazione viene collegata ad un acquisitore di dati in continuo. Il sistema è molto utile per la valutazione del disturbo prodotto da una azione ( scavo, perforazione, traffico ) su fabbricati vicini o per la ricerca delle cause di variazione di un determinato fenomeno misurabile. 

Analisi termografica

I l rilievo termografico, basato sul principio della diversa emissività e conducibilità termica dei materiali, può essere di tipo attivo o passivo.

Nel primo caso si procede al riscaldamento forzato delle superfici da analizzare.

Nel secondo caso si analizza l’irraggiamento del manufatto durante il ciclo di sollecitazioni termiche dovute a fenomeni naturali

Le radiazioni termiche rilevate dall’apparecchiatura sensibile alle radiazioni infrarosse, sono trasformate in segnali elettrici a loro volta convertiti in immagini di diversa tonalità di colore. 

L’uso della termografia permette di ottenere informazioni relative alla morfologia delle strutture nascoste dagli intonaci o da materiali e di mettere in luce eterogeneità del tessuto murario, condense e ponti termici.

Il rilievo termografico viene utilizzato per lo studio dell’aderenza dei materiali pluristrato

Indagini Soniche

I metodi sonici sono basati sulla propagazione delle onde elastiche nel materiale da controllare. 

Tali onde elastiche sono longitudinali e trasversali ciascuna delle quali è funzione del modulo elastico di compressione e di taglio del materiale, della densità e del coefficiente di Poisson. 

Tanto più un materiale di discosta dal mezzo ideale omogeneo, isotropo e perfettamente elastico, tanto più i moduli elastici sonici si discostano da quelli statici.

In termini operativi l’analisi del degrado mediante valutazione delle indagini soniche si può sviluppare secondo due differenti approcci:

Semplice registrazione delle emissioni acustiche per controllare e seguire nel tempo la propagazione delle lesioni.

Calcolo delle ampiezze, delle frequenze e dell’origine delle emissioni acustiche. Sono teoricamente sufficienti 4 rilevatori accelerometrici per calcolare le 4 incognite del problema: le tre coordinate spaziali e il tempo di inizio dell’evento.

I risultati ottenuti possono venire utilizzati per effettuare confronti con situazioni rilevate in tempi diversi per seguire l’evoluzione dell’ evento durante l’esercizio dell’opera.

 

Prove meccaniche sulle murature in sito

Queste prove prevedono l’inserimento nel corpo strutturale di uno o più martinetti idraulici e la misura delle deformazioni.

Si prevedono 3 tipi di prove:

Prova assiale con un martinetto piatto: La tecnica di prova si basa sulla variazione dello stato tensionale provocata da un taglio di limitate dimensioni e conseguente deformazione del materiale. La pressione esercitata dal martinetto inserito nella fessura e l’annullamento della deformata impressa durante il taglio, definisce il carico esistente nella struttura prima del taglio. 

Prova assiale con due martinetti piatto: Con tale prova si determina la curva σ - ε e la resistenza a compressione.

La tecnica di prova si basa sulla variazione dello stato tensionale di un blocco murario delimitato da due tagli a distanza opportuna. La muratura, compresa tra i due martinetti piatti, viene sottoposta a cicli di carico scarico con livelli di sollecitazione gradualmente crescenti. 

Con questa tecnica si realizza in sito una prova di compressione monoassiale su un campione indisturbato di grandi dimensioni rappresentativo dell’intera struttura.

Prova a taglio: Nel blocco murario delimitato dai due martinetti piatti viene estratto un concio murario ed inserito un martinetto cilindrico a compressione.

La tecnica di prova permette di determinare i valori di resistenza al taglio dei corsi di malta e l’angolo di attrito  in funzione del carico verticale.

Diagnosi sulle strutture portanti destinate a copertura con pannelli fotovoltaici

Le normative sui carichi e sovraccarichi che hanno regolato il patrimonio edilizio esistente hanno subito continue variazioni ed evoluzioni tanto da influire anche sul basso peso proprio della copertura in fotovoltaico.
Nelle coperture più recenti si verifica lo stato di conservazione e di durabilità.
Nelle coperture meno recenti si rilevano gli schemi costruttivi, le caratteristiche dei materiali originari e il loro stato di conservazione, e si definisce il coefficiente termico previsto dalle NTC 2008.


Da un esame rapido della copertura nella Pianura Padana si tiene conto del seguente schema cronologico:
-    1967 il carico di neve è fissato in 90 kg/mq  
-    1996 il carico di neve è aumentato in 128 kg/mq
-    2008 il carico di neve è ridotto a 120 kg/mq


Inoltre nel 1996 termina la produzione di eternit in fibre d’amianto e si attiva la produzione di eternit ecologico.
In data 6 agosto 2010 è stato pubblicato il nuovo decreto d’incentivazione della produzione di energia elettrica mediante conversione fotovoltaica della fonte solare che reca le nuove disposizioni economiche e tecniche per i nuovi impianti.